- Edoardo Castelluccio
RIFLESSIONE SUL COVID-19
E' davvero così importante vaccinarsi?

L’Italia sta cercando di ripartire e di rilanciare l’economia del Paese dopo i pessimi effetti subiti a causa del Coronavirus (COVID-19).
Oltre alle varie restrizioni messe in atto dal Governo Draghi, ogni giorno vengono somministrate numerose dosi del vaccino per sconfiggere il virus. Al momento in Italia circa l’88% della popolazione ha ricevuto almeno una dose e l’85% ha completato il ciclo vaccinale, ma non tutti sembrano essere convinti dell’efficienza di questi vaccini.
Con l’inserimento del Green Pass e del Super Green Pass è essenziale effettuare il vaccino per poter continuare a vivere “normalmente” . In cosa consiste il super Green pass? Restrizioni sul lavoro, nei bar e ristoranti, per partecipare ad eventi e manifestazioni sportive ecc.
Nonostante tutto ciò, c’è chi resta convinto di non aver bisogno del vaccino per salvaguardarsi dal Covid-19 ma, anzi, che è proprio il vaccino a mettere a rischio la nostra vita, molto più del virus.
A seguito dell’inserimento della certificazione verde in tutta Italia si svolgono manifestazioni e proteste, messe in atto dai cosiddetti “No-Vax” oppure “No Green Pass” . Si riuniscono in tutte le piazze più importanti di tutte le città italiane e protestano perché, secondo loro, vengono privati della loro libertà.
Certo, ognuno è libero di pensare e credere ciò che vuole, bisogna tenere conto però, che ci sono persone, che tutti i giorni, combattono contro il virus, il personale sanitario, in prima linea, che fa di tutto per salvare le vite dei pazienti.
Ritengo che, non volersi vaccinare sia un gesto di egoismo, che sta rallentando la ripartenza di un Paese che ha sofferto e continua a soffrire molto questa pandemia, ci sono sempre più disoccupati e sempre più famiglie che non riescono a dare da mangiare ai propri figli.
Molti sono i no-vax che si pentono di non aver creduto alla scienza dopo aver preso il Covid e quindi dopo aver provato sulla loro pelle l’effettiva esistenza del virus, sono altrettanti quelli che, però, nonostante la contrazione del virus, rimangono della loro idea, rifiutando addirittura le cure che i medici erano pronti ad offrire loro.
Così com’è successo a Livorno, Letizia Perna, una donna di 59 anni, no-vax, nessuna patologia se non il Covid, ricoverata per più di due settimane nel reparto malattie infettive Covid degli Ospedali Riuniti, la Sig.ra Perna ha rifiutato il trasferimento in terapia intensiva per l’intubazione che avrebbe potuto salvarle la vita. Il medico che l’ha seguita ha dichiarato: “Era una no-vax convinta e ha rifiutato ripetutamente le cure”. Il vaccino l’avrebbe salvata di sicuro, ma comunque lei ha rifiutato ogni aiuto da parte nostra. Fino all’ultimo”.