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  • Sasha Rizzo

Non è come sembra

Sempre di più, andando avanti nel percorso della vita, capisco quanto gli insegnamenti che ci vengono impartiti siano obsoleti. Le persone che si occupano di insegnare ciò che è indispensabile per vivere nel mondo di oggi, spesso non hanno in realtà la più pallida idea di cosa serva nei nostri giorni per sbarcare il lunario. La maggior parte di noi, soprattutto durante la gioventù, crede di vivere in una bolla di sapone dove occorrono competenze ormai antiche che forse giusto negli anni ’70 andavano forte.

Oggi, a differenza di ciò che ci viene insegnato, è tutto completamente diverso e stiamo andando verso un mondo che sarà fatto di competenze sempre più nuove e “sconosciute”.

Ciò di cui sto parlando è tutto ciò che riguarda il mondo del digitale. Il digitale è una miniera di opportunità se le si sanno interpretare e cogliere. Ovviamente il problema è che il nostro sistema di istruzione, il quale dovrebbe introdurci al mondo digitale vista la sua importanza, spesso schiera insegnanti aventi competenze digitali inferiori a quelle dei propri alunni. I quali, proprio per questo, avranno poi competenze insufficienti per essere competitivi nel settore. Il mondo dell’istruzione è purtroppo lontano dal mondo delle aziende.


Il sistema attuale è obsoleto, inoltre anche a causa dell’emergenza sanitaria l’esigenza di rinnovamento sarà sempre più pressante. Tutto ciò porta alle situazioni che tutti conosciamo, con molti giovani disoccupati e senza ambizioni, senza il desiderio di fare qualcosa di concreto, giovani che aspettano il “miracolo” dell’impiego a tempo indeterminato che spesso non arriva.

Quello che voglio fare con questo articolo, è invitare i giovani come me ad approfondire tutto ciò che questo nuovo fantastico mondo ha da offrire, ovviamente con le dovute cautele al fine di tutelarsi da business e progetti in realtà truffaldini. La vita può essere bella, bisogna solo capire e sfruttare le opportunità che ci dà.


Per concludere voglio rivolgere un piccolo pensiero anche ai più grandi, ai quali vorrei ricordare che la nostra non è una generazione di mammoni sfaticati, al contrario è una generazione ricca di menti brillanti che anche in modo solitario hanno saputo emergere in un mondo nuovo e sconosciuto, sconosciuto a causa di persone più anziane che non hanno saputo introdurre a questa nuova realtà i più giovani. Quindi, non siamo sfaticati, siamo stati solo educati a vivere nel mondo che ci ha preceduto e non nel nostro.

Con questo è tutto, ci vediamo con il prossimo articolo!

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