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Investire su Giorgetti oggi: Una scelta lungimirante ed intelligente
Il mercato dell’arte è sempre stato in rapida evoluzione, 0ggi più che mai. Eppure sono pochi gli artisti che riescono a tenersi al passo coi tempi, pochissimi si adeguano alle nuove strategie pubblicitarie che oggi pilotano totalmente le scelte dei collezionisti. L'Artista moderno non è più il vecchio pittore chiuso tra le mura a dipingere, estraneo al mondo esterno in attesa di un gallerista mecenate che acquisti le sue opere per poi rivenderle. Inoltre, i nuovi collezionisti sono per lo più nuove leve cresciute con mentalità moderna. Non guardano cataloghi cartacei ne si fanno abbindolare dalle aste pilotate.
Oggi i compratori vivono coinvolti nell'era social, dell'immagine e del marketing, seguono prima il personaggio artistico e affascinati da esso vengono spinti a comprare le sue opere. Sotto alcuni aspetti non è una novità, ciò è accaduto in passato con altri grandi artisti come Andy Warhol, Salvador Dalì che carichi di egocentrismo, giocavano sul loro personaggio, fotografavano se stessi mettendosi in mostra più delle opere, risultando anche antipatici ai collezionisti che oggi, si pentono per non aver avuto l'intuito giusto. Risultato? Le loro opere hanno un valore inestimabile, sono diventati dei miti, mentre i figli dei collezionisti si mangiano le mani ripudiando i padri sapientoni falliti.

La vita è un ciclo e dopo anni, nello scenario artistico internazionale, riappaiono artisti allo stesso livello e con metodi simili criticati da molti addetti ai lavori, insomma fuori dalle rotte consuete dell’arte attuale.
E' il caso dell’astrattista Alessandro Giorgetti, un viaggiatore dell’immaginazione che attraverso una continua evoluzione e vocazione artistica si è imposto nel mercato dell'arte contemporanea in modo provocatorio, irruento e a volte anche indisponente ma, efficace. Lui colloca la sua immagine, la sua egocentrica personalità con una potenza che non lo si può ignorare, eppure al contrario di quanto possa apparire all'impatto, le sue opere fantastiche a livello visivo, fanno parte di progetti veramente unici, geniali e provocatori, che non hanno concorrenti nel mercato internazionale. Un artista completo che presenta i suoi progetti in campi diversi con cortometraggi con spettacoli teatrali con collaborazioni a 360° in vari settori: musica, moda, cinema con richiami teologici, spirituali, sessuali e ironici; eppure, molti storici collezionisti ancora lo snobbano lo criticano e sapete perchè? Perchè non conoscono la sua storia, non conoscono le sue opere ma si fermano con superficialità all'immagine. "E' un artista non convenzionale? allora non mi interessa."
Ecco stesso errore e stesso ciclo Dalì/Warhol. E cosa diranno ai figli questi collezionisti quando tra qualche anno nella loro collezione non possiederanno un Giorgetti? Di non essere stati intuitivi? Di non aver avuto il coraggio di rischiare? No. Non diranno niente perché saranno già fuori dal mercato, non esisteranno più. Mentre l'arte di Alessandro Giorgetti sarà storia ed esisterà per sempre.
Con l’eccezionale successo ottenuto con la social opera Frame 100 formata da mini dipinti che rappresentano un inno alla solennità dei colori, il genio Giorgetti ha incentivato la formazione di un nuovo modello di collezionismo attraverso una fascia di prezzo più modesta, ma non per questo con opere meno pregiate, volendo rendere universale e garantire a tutti la bellezza e la poesia dell’arte.
Il suo progetto Il Qubo, lo rende il precursore verso l’innovazione dell’astrattismo contemporaneo: un’opera a quote mai realizzata prima, che ha spinto l’arte verso il 3D e legata ai 365 mini Qubo' Sides realizzati giorno per giorno nel 2011, che ha coinvolto un enorme flusso di pubblico in cerca del Side associato alla propria data di nascita.
Tutte opere uniche, come l'introvabile banconota con il volto di Padre Pio del progetto Mille Preghiere Per Noi, custodita al museo di Pietrelcina e riprodotta in 36 copie. E ancora progetti unici come Crucis Web, Le 7 Tentazioni, Spartiti nell'Astratto, Point di Suture, L'Ottavo Chakra, Materic Surface e tanti altri.

Ottavo Chakra L'Opera Rivelata, 16 marzo 2017
Giorgetti è una fonte di energia e di vitalità, creare ed innovare l’arte è un modo di rinnovarsi, di ricaricare l’anima, con passione e volontà, per esprimersi meglio e per vivere meglio. Perché nel suo mondo artistico, vivere è una continua creazione. I dipinti di Alessandro Giorgetti non sono una rappresentazione oggettuale, ma un luogo dove si concretizza visivamente un evento esistenziale: l’identità del quadro è mostrata attraverso la forza vitale dei colori, in quella superficie rettangolare con i confini che la separano dallo spazio della vita. L'astrattista incanala il flusso dei colori, li bilancia, cerca l’equilibrio dell’emozione di chi osserva il suo dipinto. Il quadro è concepito come qualcosa di vivente, come uno spazio vitale in un ambiente di luce viva, di colori definiti e contrastanti, di calore ed infinita melodia che trova profondo favore ed affinità anche nel mondo del design.
Ciò che l’artista opera, nell’astrattismo contemporaneo, attraverso l’influenza del colore, è un vero e proprio trapasso di poteri che chiude un ciclo storico artistico. Quello che conta, ora, è la novità, il cambiamento, il momento di brivido. L’arte del passato è ora da superare. La ricerca di una dimensione estetica ed il contenuto non-figurativo spiega come il passo ulteriore consista precisamente nell’avvicinarsi alla funzionalità e all’estetica dell’opera, laddove tra pittura e design si stabilisce una solidarietà assoluta.
Oggi la firma Giorgetti invade moltissimi ambienti di lusso internazionali, ville di lusso private, pareti di società, che hanno scelto di occupare il loro raffinato ambiente di esistenza con innumerevoli dipinti dell’artista. I quadri di Giorgetti entrano anche nel Design, si fanno ambiente, tendono a collegarsi ed amalgamarsi in modo perfetto con tutte le altre cose attorno a loro: un divano, uno stereo o un acquario colorato. Questo fenomeno estetico, battezzato da Giorgetti, diventa per il fruitore delle sue opere, parte della sua esistenza privata, come la musica di sottofondo o i colori che danzano nell’acqua.
Una panoramica, quella dell’evoluzione artistica in continua ascesa dell'astrattista, caratterizzata da una serie di importanti progetti che lo hanno coinvolto, a fianco del gallerista milanese Deodato Salafia (maggiore collezionista dell'artista) in diverse mostre tra il Nord Europa, Londra, Singapore, Hong Kong, Mosca e New York.
Alessandro Giorgetti è anche scopritore di talenti e artisti legati a campi diversi come molti artisti del progetto Trampled Art, scrittrici, modelle, ballerine e stiliste di moda. Tra le sue ultime scoperte è nata anche un'originale collaborazione con l'artista Desirèe Prada pittrice, scultrice e maggiore esponente in Italia di calchi anatomici, con la quale ha fondato la società "Calchi Prada". Gli artisti sono stati anche a Fiera Arte Padova con il progetto: Arte Feconda Arte ed hanno in cantiere altre originali collaborazioni future.
Insomma sembra sempre di aver detto tutto su Alessandro Giorgetti, ma a quanto pare non è mai abbastanza. Lo dimostra il suo trionfo verso il carattere sperimentale senza sosta e continuamente innovativo (come il prossimo segretissimo progetto Fake) che spazierà con la sua ricerca pittorica tra opere del '900 e grandi brand della moda mondiale con l'intendo di avvicinare i giovanissimi amanti della New Rap all'arte in modo trasversale. Un esperimento azzardato al quale l'intuitivo artista crede ciecamente.
Così come disse Einstein, parlando dell’universalità dell’arte: “Dove il mondo cessa di essere il palcoscenico delle nostre speranze e dei nostri desideri; lì iniziano l’arte e la scienza. Se cerchiamo di descrivere la nostra esperienza all’interno degli schemi della logica, entriamo nel mondo della scienza; se, invece, le relazioni che intercorrono tra le forme della nostra rappresentazione sfuggono alla comprensione razionale, entriamo nel mondo della creazione artistica. Ciò che accomuna i due mondi è l’aspirazione a qualcosa di non arbitrario, di universale”.