- Teresa Tardia
Fondazione Golinelli, lancia le start up nel Life Sciences/Digital Health

Il mondo della scienza è in grande fermento, in un periodo dove il progresso scientifico ha ripreso la scena. Drug Discovery Clinics srl, InSimili e NovaVido sono le start-up selezionate nel settore Life Sciences/Digital Health per la prima edizione di "I-Tech Innovation 2021" a seguito della call lanciata da CRIF (specializzata in sistemi di informazioni creditizie e di business information) e da Fondazione Golinelli (holding filantropica di progetti e iniziative innovative) in tre settori strategici - Life Sciences/Digital Health, Fintech/Insurtech e FoodTech/Agritech con un investimento complessivo di 1 milione di euro.

La scelta dei progetti selezionati è stata fatta su candidature pervenute dall'Italia e dall’estero in base a specifici indicatori: background di ricerca, livello del know-how tecnologico scientifico, mentalità e attitudine imprenditoriali e reale potenzialità di crescita come impresa. L'emergenza sanitaria dell'ultimo anno ha reso evidente la necessità di puntare sulla ricerca scientifica e investire nell’innovazione anche del settore dell'healthcare.
«In quest'ottica, si è ritenuto fondamentale dedicare una delle tre call del programma I-Tech Innovation 2021 al settore Life Sciences/Digital Health con l'obiettivo, nell'immediato di sostenere e accompagnare le start-up nel loro sviluppo imprenditoriale, scientifico e finanziario, e nel lungo periodo contribuire a colmare il grave ritardo evolutivo dell'Italia in ambito tecnologico rispetto alla media europea» dichiara Andrea Zanotti, presidente di Fondazione Golinelli. «Per il settore delle life sciences si erano pianificati investimenti per 5 start-up, ma ci si è dovuti scontrare con alcuni aspetti culturali endemici del nostro Paese – spiega Zanotti. La selezione finale ha prodotto una cerchia ristretta di solo 3 aziende innovative, peraltro molto valide e convincenti. L’impressione - ancora oggi - al terzo anno di attività e al terzo bando consecutivo, è che la formazione all’imprenditorialità sia quanto mai necessaria, ancor prima dell’investimento finanziario, in quanto alcune idee brillanti rischiano ancora di rimanere nei cassetti dei laboratori, se non ci sarà uno scatto in avanti complessivo della mentalità di tutti i protagonisti del “sistema” del trasferimento tecnologico e dell’innovazione. Le risorse non investite saranno certamente reinvestite nel 2022, ma crediamo occorra nel nostro Paese premere sul pedale dell'acceleratore, se vogliamo competere a livello internazionale» conclude Andrea Zanotti.
Le start-up saranno coinvolte in G-Force dell’incubatore acceleratore G-Factor di Fondazione Golinelli a supporto dello sviluppo dei modelli di business per circa 7 mesi
«Ma gli elementi fondamentali sono chi ti aiuta a fare tutto questo, e come ti aiuta. Noi, per le start-up, vogliamo essere quell'elemento che fa la differenza» afferma Antonio Danieli, direttore generale e vicepresidente di Fondazione Golinelli e amministratore unico di G-Factor. «G-Factor in appena trenta mesi dalla sua nascita ha valutato nel solo settore life sciences oltre 350 progetti, investito in 18 start-up, diventandone socio ed erogando migliaia di ore di accelerazione. G-Factor sta trasformando l’alto potenziale di scienziati e innovatori in realtà imprenditoriali in grado di affermarsi sul mercato con successo. Anche per I-Tech Innovation si tratterà di un lavoro di mesi che vede una stretta partnership con le start-up stesse di cui i promotori del programma, Crif e Fondazione Golinelli, sono già diventati soci. Dunque non ci sarà “un noi e un loro” ma una squadra unica con un obiettivo comune».
Dall’analisi del profilo delle aziende emerge che Drug Discovery Clinics s.r.l. - Spin-off Università degli studi di Torino -. nasce con l'obiettivo di portare alla sperimentazione sull’uomo un nuovo composto denominato DDC#1 per la cura della Leucemia Mieloide Acuta e del COVID-19.
InSimili, è una spin-off Università di Bologna e porta sul mercato un dispositivo che rende più veloce ed efficace il processo di selezione del farmaco attraverso la creazione, nella plastica di laboratorio, di un ambiente simile ai tessuti del corpo umano e quindi vicino a quello in cui il farmaco si troverà ad agire.
NovaVido,start-up indipendente, nasce da un progetto di ricerca sviluppato nel corso di 10 anni dall’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova con la collaborazione dell’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Verona). Il progetto si basa sull’utilizzo di protesi retiniche polimeriche per il recupero della vista a seguito di degenerazioni retiniche indotte da malattie come la retinite pigmentosa.
Le iniziative tutte differenti fra loro hanno attirato l’attenzione ed ora potranno iniziare un percorso di sviluppo di valore e di qualità.