- Teresa Tardia
Il Festival della psicologia: una opportunità di crescita
La scorsa settimana a Torino dal 6 al 8 aprile si è tenuto il festival della Psicologia che ha coinvolto numerosi esperti in questa specifica area di ricerca per il benessere delle persone.
Sponsor della iniziativa sono stati la Regione Piemonte con il suo consiglio Regionale e l’Università degli Studi di Torino con il Dipartimento di Psicologia. Il festival è stato organizzato dall’Ordine degli Psicologi del Piemonte con la direzione scientifica affidata allo psicoanalista Massimo Recalcati. Il motto che ha guidato tutto il Festival è stato “IO non ho paura” con momenti di confronto tra psicologici, e psicoanalisti, scrittori ed esperti delle aree tematiche correlate

Alessandro Lombardo è, presidente dell’Ordine degli Psicologi del Piemonte e direttore organizzativo della manifestazione afferma che è «Un festival che ha l’ambizione di portare la psicologia, e gli psicologi, sempre più vicino alla vita delle persone. Dopo aver parlato, nelle edizioni precedenti, di felicità, di fiducia, di storie, quest’anno ci immergiamo in una tra le più oscure emozioni dell’animo umano: la paura. Come sempre, il nostro obiettivo è trovare una strada che ci permetta di affrontare le paure che il vivere può metterci di fronte».
La sfida è stata quella di comprendere come si rischia di essere condizionati dalla violenza nel mondo nelle sue diverse forme.
I temi trattati sono stati quelli che incutono maggiore timore;
Religione e violenza
Chi sono e cosa vogliono i terroristi
Eredità della violenza e del terrore
Il concetto di confine
Come si può prevenire la violenza?
Il terrore spiegato ai bambini
nonché le riflessioni all’Accoglienza: condizionata o incondizionata
Questi sono i titoli di alcuni interventi di cui si percepisce come ci sia necessità di coraggio per affrontare le paure che si diffondono e non farsi schiacciare da esse.
Ha chiuso il il festival una la lectio magistralis della psicoanalista franco-marocchina Houria Abdelouahed, dell’Università Diderot di Parigi sul tema delle donne Islam e la violenza dove l’Islam ha instaurato un mondo gerarchizzato, che riceve le sue leggi dall’alto. Il religioso ha istituito una supremazia del maschile che ha fondato il politico sacro. I testi degli agiografi sono così diventati il Testo del pensiero politico e costituiscono l’humus concettuale che ha impedito l’autonomia e l’emancipazione della donna. Il destino collettivo delle donne è talmente imbevuto di violenza sacralizzata da compromettere il senso delle esperienze individuali di ognuna.

Massimo Recalcati, Direttore Scientifico del Festival della Psicologia
Sono interventi al Festival psicolanalisti come Maurizio Balsamo, Aldo Becce, Francesco Stoppa, Uberto Zuccardi; lo scrittore Marco Belpoliti; i filosofi Simona Forti, Federica Manzon, Bruno Moroncini, Simone Regazzoni, Rocco Ronchi; il giornalista Gad Lerner; Clara Mucci, psicologa clinica e psicoterapeuta; Elisabetta Biffi, responsabile del laboratorio pedagogico sulla violenza VIOLE-LAB; la pedagogista Jole Orsenigo; lo psicologo Mauro Grimoldi e l’esperto del mondo antico Federico Condello.