- Teresa Tardia
La Puglia tra oro e argento
La Puglia è una lunga distesa di terra e di natura che va dai colori più diversi dall’azzurro del mare, al verde della natura, ma anche dell’oro dell’argento. Infatti, al nord vi sono i campi dorati del Tavoliere delle Puglie che generano grano di ottima qualità che negli anni hanno visto una forte concorrenza della produzione estera a scapito di quella interna. Il tavoliere è un’area che vista dall’alto è una distesa fluttuante di oro che si muove al vento creando coreografie e sfumature di colori uniche, nonché in base alla crescita del grano cambiando colore in funzione della inclinazione del sole creando magnifici effetti visivi.
La produzione del grano del Tavoliere (nella Daunia o nella zona settentrionale della Puglia o del foggiano) è di qualità, tuttavia subisce le dinamiche della competizione sul prezzo anche abbastanza aggressive facendo registrare anche punte di -35% rispetto tra un anno e l’altro con richieste da parte dei coltivatori di sostegno attraverso gli interventi pubblici.

Molte aziende hanno intrapreso politiche di diversificazione e hanno affiancato alla produzione di grano i molinifici e accanto a questi anche la produzione di pasta che viene esportata in tutto il mondo (ad es. Molini e Pastificio F. Divella, Molini e Pastificio Tandoi, Molini e Pastificio Martucci ecc.). Numerose sono anche le aziende certificate sia a valle che a monte della filiera produttiva proprio per garantire la qualità del prodotto.
Se nella Daunia vi è l’oro del grano nel centro Sud vi è l’olio, il nettare degli Dei con gli alberi secolari di ulivo che forniscono questo pregiato prodotto. L’olio diventa dorato nelle bottiglie e gli alberi possono catturano l’attenzione con il colore verde che si trasforma in argento per effetto del riverbero della luce-
Se si osservano gli alberi al vento, che spesso sferza le coste, le foglie degli ulivi si muovono creando delle onde argentee che ondeggiano con il riflesso del sole.

Visti da vicini gli alberi di ulivo possono dare una sensazione ben diversa in base al colore delle foglie e del frutto, soprattutto nella fase di maturazione delle olive. Quello che è interessante è il suo valore, la maestosità. Di seguito si propone la foto dell’ulivo millenario di Carovigno con un tronco maestoso e intrecciato dalle ere dei tempi che sono passati.
La Puglia ospita Ulivi secolari che son stati catalogati in base alla loro anzianità e vederli maestosi e scavati dalle intemperie, ma che continuano a generare frutti e a rinnovarsi è un segno della natura molto forte.

Moti degli ulivi secolari si trovano nel Salento, nella zona che viene chiamata anche messapia. Certo ci sono anche molti ulivi nella terra di mezzo chiamata peucezia, ma il Salento è più ricco ed è quello che ha subito le maggiori ripercussioni negative legate alla diffusione del parassita della Xilella con un drastico calo della produzione di olio e una potatura massiccia degli alberi.
La sensazione quando ci ritrova accanto a un ulivo patriarca è di una grande potenza, fierezza e maestosità, con la certezza che per tanti anni ancora a venire potrà svilupparsi assumendo le forme più diverse se l’uomo non altererà l’ambiente circostante. Le circonferenze di questi alberi sono incredibili enormi e spesso possono infilarsi al proprio interno degli individui tanto sono stati scavati dal tempo.
L’ulivo più anziano d’Italia si trova nelle campagne di Borgagne, vicino al comune di Melendugno in provincia di Lecce, e secondo i periti si ritiene che sia più antico del Colosseo e del Partenone.
Inoltre, l’ulivo nella storia è simbolo di pace di fraternità tra i popoli e questo rende la Puglia una terra di accoglienza e di pace! In conclusione la Puglia è una terra da visitare per non perdere il contatto con la natura e soprattutto in una dimensione di fascino, cultura e natura.